Thursday, February 11, 2010

Glee

Glee (sostantivo)

1) Incontenibile allegria

2) Soddisfazione maliziosa. Ecco la mia nuova passione: "Glee" è un telefilm americano uscito da poco, nel 2009, su Fox Tv, che parla di tutto ciò che mi sarebbe piaciuto vivere al liceo. Un talentuoso e affascinante professore di spagnolo, Mr. Shuester (Matthew Morrison, gran bell'uomo, molto cinema, tv e soprattutto tanto Broadway, n.d.r.) vuole riportare in vita il Glee Club, un'organizzazione a fini artistici e musicali riunendo ragazzi di ogni tipo e ideali, con un'unica passione in comune: la musica. Avrete capito perchè mi piace! La musica è parte di me, e io vivo per la musica, proprio come loro, che tra difficoltà, litigi, sogni, illusioni ed incomprensioni, tipici di tutti gli adolescenti -che siano americani o italiani- sono comunque legati da un'amicizia che diventerà sempre più forte grazie alla musica, e lasciano che tutto ciò che non riescono a dire lo dica la musica. Ecco, questo io vorrei. Mi piacerebbe tantissimo far parte di un gruppo così unito e così pieno di fantasia e voglia di far qualcosa di bello, tutti insieme, tenendosi per mano e cercando di capirsi e divertirsi...ma forse sono un po' idealista o sognatrice, chissà. In ogni caso, quando guardo Glee (in streaming, con i sottotitoli in italiano, nonostante io studi lingue all'università, ma ci arriverò a guardarlo senza, anche perchè ci sono solo 13 puntate su 22 con i sottotitoli) vivo una splendida catarsi, mi immedesimo in loro e sono felice, perchè tutto questo mi fa sognare e mi fa sentire ancora più positiva verso il futuro, perchè so che non sono sola ad avere queste passioni. Quando guardo i video su YouTube di quelle rappresentazioni teatrali o di musical realizzate da liceali americani o inglesi o asiatici o di qualsiasi altra nazionalità, mi dico: "Accidenti!" Sono pieni di entusiasmo e non hanno paura di mostrarsi al pubblico e fargli vivere quelle storie e farli emozionare... Vorrei tanto poter vivere là. Sarà anche il quotidiano, secolare "American dream", da sempre vissuto da noi italiani, come loro vedono l'Italia come la culla della civiltà "and all that stuff" (penso all'intervento di Vittorio Zucconi a "Storie italiane" di Augias), ma io sento il bisogno, l'insostenibile bisogno di esprimermi ("the need to espress, to communicate", La Vie Bohème, Rent) e di non essere sola in questo. E "Glee" mi dà l'ispirazione, mi dà la speranza. Come dicono nella bellissima cover dei Journey: Don't stop believin'. http://www.youtube.com/watch?v=u8_blndbOiQ

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